Urbicidi. Distruzioni di città, costruzioni di cittadini

Urbicidi. Distruzioni di città, costruzioni di cittadini - progetto didattico a cura di Francesca Panozzo per Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della provincia di Rimini con il contributo dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna attraverso il bando Viaggi della memoria e Viaggi attraverso l'Europa


Nella prima metà del Ventesimo secolo, le città dell’Europa hanno sofferto la devastazione di due guerre mondiali, sia in termini di vite umane che di distruzione dei patrimoni artistici e culturali.

La distruzione delle città è una pratica di guerra conosciuta fin dall’antichità, basti pensare nel passato alla distruzione di Cartagine o al sacco di Roma, a quando lo Stato e la polis erano “una cosa sola” e dunque la presa della città rappresentava il momento culminante del conflitto, con significati strategici e simbolici diversi.

È però nel secolo scorso che si è conosciuta una terribile escalation delle armi distruttive e, i bombardamenti aerei, a partire dalla Prima guerra mondiale e dalle guerre coloniali, hanno fatto della distruzione delle città un momento bellico decisivo.

Nelle guerre più recenti, quali quelle che hanno colpito la Siria, la Libia, l’Ucraina, la distruzione delle città, del loro patrimonio artistico e culturale, della loro popolazione, è divenuto l’obiettivo principale, perché ciò permette di eliminare obiettivi strategici e colpire i valori identitari del nemico.

La guerra in Ucraina ha reso nuovamente diffuso l’uso del termine “urbicidio”, che significa violenza contro le città: "uccidere" figurativamente ciò che le rendeva vive; espressione usata negli anni Novanta durante la guerra della ex Jugoslavia, e sempre più utilizzata da architetti, urbanisti e storici per cercare di comprendere le conseguenze delle guerre in cui le città fanno parte della strategia militare.

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Il progetto - ideato dall'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della provincia di Rimini con il contributo dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna attraverso il bando Viaggi della memoria e Viaggi attraverso l'Europa - ha inteso mettere a fuoco il significato culturale, sociale e politico della distruzione delle memorie pubbliche e individuali che passano attraverso la distruzione dei luoghi, oltre che delle vite degli individui, a partire dall’esperienza della Seconda guerra mondiale in Europa, con un focus sull'Italia e sul nostro territorio, e lavorare sul concetto di ricostruzione non solo e non tanto per quanto riguarda le città, ma soprattutto i cittadini perché i ragazzi e le ragazze possano acquisire consapevolezza di cosa significhi vivere all'interno di un'Europa unita, rispettosa dei diritti e in pace.

Il progetto è stato inaugurato con un pomeriggio di aggiornamento riservato agli insegnanti, e aperto alla cittadinanza, sul tema degli urbicidi. Il concetto è stato esaminato in dialogo da uno storico, Andrea Santangelo, e da un semiologo, Francesco Mazzucchelli.

Proprio dal saggio di Mazzucchelli Urbicidio. Il senso dei luoghi tra distruzioni e ricostruzioni nella ex Jugoslavia, infatti, l'ISREC ha mutuato il tema di lavoro non solo del progetto di viaggio con i ragazzi, ma di lavoro e di riflessione dell'intero anno.


Aggiornamento docenti sul tema degli urbicidi

L'attenzione si è spostata poi sui ragazzi e le ragazze che frequentano le classi terze della scuola secondaria di primo grado 'A. Panzini' di Rimini, parte attiva del progetto.


Inquadramento storico e geografico con il dott. Agnoletti

Tra novembre 2022 e marzo 2023 sono stati loro proposti una serie di incontri, laboratori e uscite didattiche. In particolare: un inquadramento storico generale sulla Seconda guerra mondiale, due classi alla volta, con il direttore dell'ISREC, Alessandro Agnoletti; un laboratorio sulle fotografie dell'Imperial War Museum di Londra a cura del personale della Biblioteca Gambalunga; una uscita didattica sulle tracce della Rimini bombardata e sulle ferite che, a quasi 80 anni dalla liberazione della città, ancora fanno mostra di sé, una classe alla volta, con la dott.ssa Francesca Panozzo.


Sulle tracce della Rimini bombardata con la dott.ssa Panozzo

In questo modo gli studenti hanno potuto chiarire il contesto, storico e geografico, all'interno del quale si sviluppano le dinamiche dell'urbicidio e vederne gli effetti sul territorio nel quale abitano.

Sono state poi proposte loro, e ai docenti coinvolti, delle pillole di approfondimento: sul concetto di urbicidio, sullo sfollamento delle popolazioni in guerra, sulla vita quotidiana al passaggio del fronte, sul Manifesto di Ventotene e sulla Comunità Europea, in particolare in rapporto ai giovani, grazie a una intervista a Monica Tiberi, portavoce del Presidente del Comitato europeo delle regioni.

Il materiale, su cui lavorare all'interno dei singoli gruppi-classe, sono stati prodotti ad hoc dai partner del progetto o scelti da documenti già disponibili online, come, ad esempio, il materiale didattico realizzato all'interno del progetto “viaggi virtuali 2021” di Istoreco Reggio Emilia su Ventotene.


Il primo turno è pronto a partire!

Tra febbraio e i primi di marzo, divisi in 3 turni di viaggio, i ragazzi e le ragazze si sono confrontati con un'altra realtà italiana che ha subito un vero e proprio urbicidio: Cassino. Qui hanno visitato, con la guida di storici locali, l'abazia di Montecassino, i cimiteri di guerra (polacco e alleato), i luoghi della memoria cittadina e il Museo Historiale.


In visita al Museo Historiale di Cassino

Il cimitero del Commonwealth, l'abazia di Montecassino e il cimitero polacco

Al ritorno, hanno lavorato, a gruppi classe, su ciò che hanno ascoltato e visto. I loro racconti e le loro riflessioni su guerra, distruzione e ricostruzione di città e cittadini sono confluite in otto testi. Due rappresentanti per classe hanno poi registrato sulla base dei testi prodotti dall'intera classe, dopo un brevissimo corso tenuto da Radio Icaro, dei podcast che si possono ascoltare a qui.

I ragazzi e le ragazze che hanno dato voce ai podcast, sebbene il prossimo anno scolastico saranno impegnati nel primo anno delle secondarie di secondo grado, hanno poi dato disponibilità a presentare il lavoro fatto alle nuove terze che, a loro volta, saranno coinvolte in un nuovo progetto di viaggio nell'anno scolastico 2023-24.


Radio Icaro, momenti di registrazione dei podcast

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