Progetto ConCittadini 2025 Interrogare i luoghi – Fossoli e Monte Sole. Storia e memorie di luoghi che ci parlano ancora oggi

Ci sono eventi nella storia che più di altri raccontano qualcosa di noi in quanto esseri umani.

Uno di questi è la Seconda guerra mondiale.

All'interno di quella guerra, si è avuto più volte dimostrazione di cosa l'uomo è capace di fare all'uomo.

I luoghi dove questi eventi si sono svolti, non solo sono in grado di preservarne la storia, ma ora danno alloggio anche alla memoria di quei fatti e sta a noi interrogarli, leggerli come una fonte per cercare di capire quali sono i processi che rendono possibili certi comportamenti e di trarne un insegnamento per l'oggi.

Con questa premessa, l'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della provincia di Rimini, in collaborazione con l'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea della provincia di Reggio Emilia, ha pensato a un progetto di cittadinanza attiva rivolto alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado.

Il progetto è stato accolto da tutte e sette le classi terze della scuola 'A. Panzini' di Rimini e realizzato tra marzo e aprile 2025.

In una prima fase, gli studenti e le studentesse hanno incontrato gli storici dell'Isrec-Rn che hanno illustrato loro il quadro storico all'interno del quale è cominciata e si è sviluppata la Seconda guerra mondiale, con uno sguardo particolare all'Italia del 1943.


L'attenzione si è poi focalizzata sul coinvolgimento dei civili in guerra.

In quest'ottica, sono stati introdotti due luoghi specifici: Monte Sole, dove tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 la 16ª Divisione corazzata granatieri SS ha assassinato 770 persone, e il campo di concentramento di Fossoli di Carpi, all'interno del quale a partire dal 1943 furono rinchiusi i cittadini italiani considerati di “razza ebraica” e gli antifascisti e che dal marzo 1944 assunse la funzione di campo di polizia e transito sotto la gestione dei nazisti.

Per avvicinare i ragazzi e le ragazze alla storia della strage di Monte Sole e alle sue vittime, con la volontà anche di alternare alla voce degli esperti quella di altri ragazzi e ragazze per età più vicini agli alunni, è stato presentato loro il lavoro fatto sulle biografie dagli studenti e dalle studentesse del Laura Bassi di Bologna. In un breve video autoprodotto, tre studentesse del liceo bolognese hanno spiegato ai riminesi come avevano proceduto nella ricerca e letto un esempio di ricostruzione biografica.

A questo punto, nelle singole classi, guidati dai e dalle docenti, sono state analizzate le biografie dei bambini e delle bambine assassinati nella strage. Ogni alunno/a ha scelto una persona e ne ha ricordato il nome e il destino in un origami a forma di cuore costruito e decorato personalmente e con cura.


Per quanto riguarda il campo di Fossoli invece, abbiamo pensato di sottolineare una vicinanza di tipo spaziale, ricostruendo le biografie di tre giovani della provincia di Rimini – Rino Molari, Renato Mancini e Walter Ghelfi – arrestati come antifascisti e assassinati, in un'azione di rappresaglia, al Cibeno il 12 luglio 1944. Far conoscere la loro storia - raccontata anche nel documentario realizzato dall'Anpi Rimini Hanno strappato i fiori, ma non hanno fermato la primavera – significa prendere coscienza del fatto che la Storia con la S maiuscola, che sembra così lontana da noi, in realtà ha coinvolto anche la nostra comunità e le nostre città.


Il 23 aprile, una delle classi che ha partecipato al progetto sarà presente alla cerimonia di posa di una pietra di inciampo dedicata a Walter Ghelfi, la prima stolpersteine posata a Rimini.

Dopo questo primo momento di formazione, divisi in tre turni, gli studenti e le studentesse hanno continuato la loro formazione in viaggio.

Come si può cercare di capire cosa significasse vivere a San Martino o a Casaglia nel 1944 - luoghi dove ancora oggi, a più di 80 anni di distanza, non si riesce ad arrivare agevolmente - se non interrogando ciò che resta delle loro case; se non mettendo a confronto le foto d'epoca con ciò che i nostri occhi vedono ora; se non percorrendo a piedi, un passo alla volta e con un po' di fatica, i sentieri che collegavano tra loro i piccoli borghi di Monte Sole?

Solo andandoci possiamo provare a comprendere un modo di vivere così lontano dal nostro, quasi “primitivo”, così dipendente dalla natura e influenzato dall'alternarsi delle stagioni. Una comunità di poche persone, stretta attorno alla chiesa che era luogo di ritrovo e socialità, di difesa e cura non solo delle anime, punto di riferimento di tutti.

E come capire la stratificazione di memoria che può lasciare la storia, così come è successo a Fossoli, se non andando a vedere come cambia un luogo a seconda della funzione che svolge? O il rapporto che lega quel luogo – e quella storia e quella memoria – alla comunità che si trova suo malgrado ad ospitarlo?

Con questi interrogativi in testa, in due giorni intensi, abbiamo ripercorso i sentieri di Monte Sole e il Sacrario di Marzabotto guidati dagli storici di Istoreco-Re e visitato l'ex campo di Fossoli e il Museo monumento al deportato di Carpi accompagnati dalle guide della Fondazione Fossoli.

Al cimitero di Casaglia, dopo aver letto le testimonianze di alcune sopravvissute, ognuno ha lasciato il suo origami in un luogo diverso per ricordare e onorare le vittime della strage.


In quello stesso luogo la 3F ha deciso di scambiarsi una promessa di pace, cioè l'impegno a vivere come costruttori di pace in tutti gli ambiti della propria vita.


I ragazzi della 3F si scambiano una promessa di pace

Tornati in classe, i ragazzi e le ragazze hanno rielaborato in autonomia l'esperienza vissuta e hanno scelto due ambasciatori per ogni sezione per raccontare il progetto alle classi seconde, in una sorta di passaggio di testimone. Per aiutarsi e rendere la narrazione dell'esperienza più interessante, hanno creato power point alternando foto storiche e foto fatte da loro, brevi testi elaborazioni di biografie e poesie, quiz.


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