La Prima guerra mondiale. Le origini di avvenimenti che ancora oggi ci riguardano
È il titolo del progetto didattico con il quale l'Istituto Comprensivo Centro storico – scuola secondaria di primo grado 'A. Panzini' ha partecipato al bando Viaggi della Memoria/Viaggi attraverso l'Europa 2023 dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con l'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della provincia di Rimini e l' Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea della provincia di Reggio Emilia.
La Prima guerra mondiale è la chiave per capire il Novecento e per comprendere le origini di situazioni che ancora oggi ci coinvolgono, dalla guerra in Ucraina a quella in Medio Oriente.
Dopo una parentesi di pace, nel 1914 la guerra deflagrò e, nel giro di poco, coinvolse un numero mai pensato prima di popoli e territori, scatenando una violenza che non fu più possibile imbrigliare.
Per la prima volta, il confine tra gli eserciti e i civili cadde e questi ultimi vennero investiti dalla guerra nel loro vivere quotidiano. Anche città come Rimini, lontane dalle trincee, subirono bombardamenti dal mare e, addirittura, dal cielo; mentre un numero sempre più alto di persone, in fuga dalle zone di guerra, si riversò, in quanto profughi, nella nostra città.
Durante i cinque anni di guerra poi, i quattro grandi Imperi che dominavano gran parte dell'Europa e del bacino del Mediterraneo collassarono lasciando spazio a nuovi Stati come la Polonia, la Jugoslavia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria o gli Stati baltici; a nuove spartizioni dell'Africa e del Medio Oriente; ad assestamenti territoriali che cambiarono il profilo di Stati come l'Italia o la Germania. Città come Trieste, e i suoi cittadini, cambiarono nazionalità, lingua, riferimenti con conseguenti flussi di migrazione e immigrazione e segni ancora rintracciabili sul territorio.
La Prima guerra mondiale fu quindi un capovolgimento del mondo per come era stato conosciuto fino a quel momento, le cui conseguenze sono attive ancora oggi.
Conoscere la sua lezione, andando sui luoghi e cogliendone i segni, la rende dunque strumento per capire il nostro presente.
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